lunedì 12 giugno 2017

Domenica 11 giugno: Giro del Postino, Val Boreca (PC)

Sicuramente uno dei trekking più belli in assoluto

10 partecipanti, giornata estiva ma caldo sopportabile, l'intero percorso è all'ombra e l'acqua è presente in ogni paese (per non parlare della cascata...)

15 km con un dislivello di 900 metri c.a.

La Val Borbera vista dalle Capanne di Cosola m. 1480


La partenza da Artana m.1138 verso le 10


Pizzonero e l'Alfeo visti da Artana



Angela ed il castagno plurisecolare

Barbara e la pianta nella roccia

L'arrivo a Pizzonero m.1034 dopo due ore


Artana vista da Pizzonero

L'Oratorio di San Bernardo



L'arrivo a Suzzi



Bogli vista da Suzzi

La cascata al mulino di Suzzi



Pizzonero e Alfeo visti da Bogli

L'arrivo a Bogli




Il Lesima e Zerba
Ancora Pizzonero e Alfeo

La casa del Nitto

L'ultima rinfrescata ai vecchi lavatoi di Artana

domenica 4 giugno 2017

Domenica 11 giugno: Giro del Postino - Val Boreca (PC)

Artana (1138) - Guado torrente Boreca (691) - Pizzonero (1034) - Suzzi (967) - Mulino di Suzzi (775) - Bogli (1067) - Artana (1138)

Primo ritrovo ore 8 Piazza Pinan Cichero a Vignole Borbera
Secondo ritrovo ore 8 e 30 parcheggio di Cantalupo
Terzo ritrovo e partenza ore 9 e 30 c.a. ad Artana

Come raggiungere Artana

Dislivello in salita m. 800 c.a
Lunghezza km 17
Difficoltà E
Pranzo al sacco presso l'oratorio di San Bernardo (fonte)
subito dopo Pizzonero

Segnavia bianco rosso 175 da Artana a Pizzonero
e poi bianco rosso 121 fino al termine
Tempo previsto 6/7 ore escluso le soste

Rientro previsto ad Artana entro le ore 17

Il percorso originario partirebbe da Belnome

Qui descrizione e foto della verifica

e qui le foto dell'ultima gita


La Val Boreca

Il Giro del Postino di Cristiano Zanardi 


"In val Boreca sostengono di discendere dai disertori dell'esercito di Annibale. Ecco perché, ribadiscono, i nomi dei paesi suonano esotici, come Zerba o Tartago, rispettivamente deformazioni di Djerba e Carthago. O Pizzonero, che prenderebbe il nome da gente dalla pelle scura che lo abitava. Vero o falso che sia, sta di fatto che questa porzione di Appennino ha una cultura omogenea al suo interno e diversa dalle zone di pianura e fondovalle a lei vicina. (...)"

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